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Programma in fieri ITALIANO 4ª SU

Letture estive: Italo Calvino racconta l'Orlando furioso e,  sempre di Calvino, Il castello dei destini incrociati. Il castello come tòpos letterario: luogo complesso, misterioso, sinistro, incantato, sfuggente, sospeso / sede del potere inattingibile, dell'intrigo, dell'autorità cupa e minacciosa... Dal castello fatato della tradizione arturiana al castello di Atlante, a quello dei destini incrociati. Sintesi del contenuto di due storie dal Castello e i due capitoli di Calvino racconta dedicati ad Atlante più uno a scelta. Astolfo sulla luna: realtà perdute sulla terra e oggetti in cui si trovano trasformate nel vallone lunare; visione del mondo. ETA' DELLA CONTRORIFORMA TORQUATO TASSO. La vita e la personalità (pp. 82-85; lettere dal Sant'Anna); la nostalgia dell'edonismo rinascimentale nel coro O bella età dell'oro dal dramma pastorale Aminta (pp. 95, 100-103); la contrapposizione tra piacere e virtù, invece, nelle ottave sul giardino di Armida, dalla Gerusalemme liberata (pp. 162-167); la poetica (pp. 127-129) nel proemio (pp. 136-140, cfr. con il Furioso); il duello di Tancredi e Clorinda (pp. 150-160), icona anche pittorica (Tintoretto) e musicale (Monteverdi, ottave 52-68) dell'età della Controriforma. Ma autore ancora più emblematico di questa età è GALILEO GALILEI: profilo biografico  (pp. 313-315); il testo dell'abiura (p. 338); dalla lettera a Cristina di Lorena, granduchessa di Toscana, su scienza e sacre scritture (pp. 321-325); Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo (sintesi alle pp. 365-366): contro l'ipse dixit degli aristotelici (pp. 355-361, qui integrazione e altre note esplicative); Il Saggatore: la natura è un libro "scritto in lingua matematica" (pp. 328-329). E per finire un autore che ha combattuto a Lepanto... C E R V A N T E S: vita (molto avventurosa), datazione, titolo e storia del Don Chisciotte, le voci narranti e il rapporto menzogna/verità, il tema della follia (pp. 278-285), Cervantes e Ariosto a confronto (p. 304), la dinamica dei personaggi: don Chisciotte e Sancio Panza (p. 286); riassunti e testi relativi alla prima (pp. 288-293), la seconda (294-298) e la terza uscita (pp. 299-304).

I L  B A R O C C O  Centralità della metafora: dal cap. IV  del trattato di TESAURO Il cannocchiale aristotelico (la mappa si riferisce anche a un brano non riportato); CIRO DI PERS e la Vanitas barocca: Orologio da rote, Orologio da polvere.  Dall' Adone di G.B. MARINO (pp. 378-382)  leggi le ottave della gara fra il musico e l'usignolo (VII, 32-56), argomentando con esempi il seguente commento: "SI tratta del brano più celebre di Marino, certo quello in cui la poetica barocca celebra il suo più alto trionfo nell'esibizione di uno straordinario virtuosismo. L'usignolo, principe del canto, diventa davvero il modello d'emulazione per il poeta che mostra qui la sua grande capacità di rappresentazione, con uno stupefacente estro armonico, e facendo appello a tutte le risorse linguistiche a disposizione: paronomasie, assonanze, allitterazioni, metafore, inversioni, antitesi, scambi concettosi di attribuzioni. La sfida al canto dell'usignolo da parte di un musico e la finale vittoria del musicista racchiude la morale sottesa a tutta la poesia mariniana, che pone l'arte al di sopra della natura, per la sua capacità di proporre sempre nuove invenzioni, secondo l'idea che non è l'arte che imita la natura, ma la natura che imita l'arte. Al di là dunque di ogni sterile discussione sulla presenza o mancanza di poesia in questi versi, è importante notare il rovesciamento delle estetiche classiche e la fiducia assoluta accordata alla poesia come strumento di creazione della bellezza e di ricerca strenua della novità. Senza contare l'estrema piacevolezza di queste ottave, degne di un virtuoso della forza di Paganini" (Elio Gioanola, Letteratura italiana, II, Librex, Milano, 1992).  G.B. B A S I L E, Lo cunto de li cunti: "La gatta Cenerentola" (pp. 402-409, esposizione sintetica e commento del film di GARRONE Il racconto dei racconti).

IL SETTECENTO E L'ETA' NAPOLEONICA. L'accademia dell'ARCADIA (pp. 23-25), Pietro METASTASIO (pp. 489-90). SATIRA E METODO ANTIFRASTICO:  Il teatro alla moda (quello che Metastasio ha voluto riformare), pamphlet di BENEDETTO MARCELLO (1720); sempre nel 1720 un'altra opera satirica tutta antifrastica: Istruzioni alla servitù di SWIFT (foto condivise delle pagine iniziali); quindi l'episodio dal Giorno sulla vergine cuccia (pp. 101-103) di GIUSEPPE PARINI: la vita, ode 'illuministica'  Il bisogno; collegamento con Beccaria, Dei delitti e delle pene [pp. 51, 55-60] su prevenzione e deterrenza.  IL GENERE ROMANZO: in Inghilterra e in Francia (pp. 508-509); SWIFT, I viaggi di Gulliver (pp. 496-498), DEFOE, Robinson Crusoe (pp. 409-502), PRÉVOST, Manon Lescaut (p. 505); le donne protagoniste del romanzo (pp. 506-507). [ LETTERATURA AD ALTA VOCE (radio3): Bartleby lo scrivano di MELVILLE (Elia Shilton) ]. F O S C O L O, Ultime lettere di Jacopo Ortis (pp. 280-291), A ZacintoUn dì, s'io non andrò sempre fuggendo (pp. 133-136); Dei sepolcri: occasione, struttura e contenuto del carme, parafrasi e analisi dei vv. 1-90 151-212; cfr. con TH, GRAY, Elegy written in a country churchyardla ricezione foscoliana (e risorgimentale) di VITTORIO ALFIERI (Sep., vv. 188-197) e la nostra: qui ..CARLO PORTA, Desgrazzi de Giovannin Bongee; i sonetti di BELLI...

MANZONI, I promessi sposi: mappa concettuale e sintesi (pp. 652-653), dieci testi commentati per attraversare l'intero romanzo (pp. 565-648) M A N Z O N I  Introduzione: il tema della responsabilità relativamente a Donna Prassede (cap. XXV), al padre di Gertrude e a Gertrude stessa (cap. X, primo capoverso; "E' una delle facoltà singolari..."), ai giudici del processo agli untori (pp. 245-248); il tema della Provvidenza come risulta declinato alla fine del romanzo (cap. XXXVIII); il tema del Vero (cap. XXXIV: episodio del passante che scambia Renzo per un untore:"[...] perché le cose bisogna verle viste"; monito di Carlo Imbonati).  Vita (pp. 211-214). Con la conversione 'scopre' una convergenza tra ideali illuministici di uguaglianza-libertà-fratellanza e quelli cristiani, finalizzati alla salvezza, contenuti nei vangeli: verifica questo leggendo La Pentecoste (pp. 216-220) e  Il cinque maggio (altro 'inno sacro'?). Su tale presunto democratismo cfr. le posizioni di De Sanctis - il primo storico della letteratura italiana, primo ministro della pubblica istruzione, classe 1817 - e il critico letterario del secondo Novecento Salvatore Nigro.  Mediazione: è vero, democratismo sul piano spirituale; ma questo poteva/può valere - per i credenti - come motivazione per agire anche nella Storia in funzione di valori politico-civili comuni, laicamente condivisibili... vedi Promessi sposi, dai quali emerge il liberalismo moderato manzoniano in connubio con la chiesa 'buona' di Cristoforo e Borromeo...Ma prima di questo approdo ideologico c'è la fase - con le due tragedie - dell'impossibilità (romantica) di conciliare ideale e reale; vedi, appunto, Adelchi: p. 230-231 e 236-237; "provvida sventura" e morte di Ermengarda (Coro atto IV), Dagli atrii muscosi dai fori cadenti (Coro atto III);

L E O P A R D I: vita, pagina dallo Zibaldone sul fanatismo religioso di "una madre" (cfr. Lucrezio), lettera al padre (chiave di analisi fornita), film biografico di Mario Martone Il giovane favoloso (passaggi-scene notevoli); Dialogo di un folletto e di uno gnomo ('copernicanesimo' vs antropocentrismo, ipotesi scientificamente posta dal New Scientist nell'ottobre 2006); dallo Zibaldone: la "materia pensante", quattro riflessioni sul materialismotre pagine dallo Zibaldone su pessimismo storico/cosmico: vedi quiDialogo della Natura e di un Islandese (→p.27); dalla "teoria del piacere", alla poetica del "vago e indefinito" ; neurobiologia del non finitoL'infinito (pp. 117-119, analisi qui e  qui in particolare per il lessico e lo stile; l'dillio leopardiano e la lirica moderna (pp. 53, 55-56); gli "ameni inganni" (il "caro immaginar") e il "vero" in A Silvia (parafrasi, analisi, lessico e stile del "vago e indefinito": fotoc.) e Le ricordanze (parafrasi, riassunto per strofeanalisi , lessico e stile del "vago e indefinito": fotoc. ); Calvino sull'esattezza del 'vago' (pp. 219-221); la NOIA come vuoto e come pienoPensieri, LXVIII (foglioA3), Canto notturno di un pastore errante dell'Asia (pp. 88-93: parafrasi e analisi del testo); Dialogo di Torquato Tasso e del suo Genio familiare; il piacere "figlio d'affanno" (La quiete dopo la tempesta) e "speme" (Il sabato del villaggio, Alla luna, ...); tabella sulle poetiche sottese ai Canti (foto); La ginestra o il fiore del deserto: parafrasi, riassunto per strofe, analisi del testo; A se stesso (pp. 128-129; lettura di Elio Germano).

D A N T E [If. XXXIII da 1:55] Purgatorio: generalità (pp..., appunti), canto I (riassunto, parafrasi alle pp. 174-178, analisi del testo di A. Marchi; Catone figura adempiuta della libertà cristiana; commento di Vittorio Sermonti); patria terrena e patria celeste: macro-sequenza canti VI-VII-VIIIperché Sordello da GoitoAhi, serva Italia (VI, vv. 61-151), ossia amore della patria (responsabilità civile-politica) vs inadempienze e abusi di potere; Era l'ora che volge il disio (VIII, vv. 1-18, analisi) e profezia dell'esilio (VIII, vv. 112-120, analisi), ossia polisemica nostalgia della patria (terrena e celeste).

LETTURE ESTIVE: Calvino, Le città invisibili, La giornata di uno scrutatore (letture integrali, esposizione orale delle rispettive trattazioni presenti nel manuale rapportate alla vostra esperienza di lettura, commento scritto per quattro 'segnalibri' a scelta per ognuna delle due opere)

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