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Si è svolto giovedì 24 ottobre al MIUR l’incontro di informativa su posti in deroga, nomine in ruolo e concorso Dsga, nel corso del quale sono state affrontate più diffusamente le problematiche del personale ATA con riguardo alle principali criticità emergenti. Tutto ciò avendo come obiettivo la presa in carico dei problemi attraverso opportuni interventi in fase di elaborazione della legge di bilancio per il 2020 e dei provvedimenti collegati.
Queste in sintesi le richieste avanzate dalla CISL Scuola e dalle altre organizzazioni sindacali.
- Ampliamento organico di diritto
Dopo un lungo periodo di tagli che hanno ridotto pesantemente l’organico del personale ATA è ora necessario ripristinare in organico di diritto almeno 2000 posti. Attualmente la carenza di personale amministrativo e ausiliario mette in seria difficoltà le scuole anche rispetto alla possibilità di garantire standard minimi di funzionalità, come l’apertura e la chiusura degli edifici scolastici, lo svolgimento delle normali attività amministrative, un’efficace attività di vigilanza per tutelare la sicurezza degli alunni e in generale dei luoghi di lavoro.
- Stabilizzazione su tutti i posti vacanti
All’ampliamento degli organici deve seguire una loro copertura integrale con personale stabile. Vanno a tal fine modificate le norme che limitano le assunzioni a tempo indeterminato al solo turn over.
- Abolizione della norma che impedisce la sostituzione del personale ATA assente
Le difficoltà di tipo gestionale così come quelle relative alla necessità di garantire la sicurezza degli alunni sono accresciute anche dal divieto di procedere alla sostituzione del personale collaboratore scolastico nei primi 7 giorni di assenza e dalle disposizioni che con sentono la sostituzione del personale AA/AT solo al superamento dei 30 giorni di assenza. Entrambi i vincoli devono essere rimossi, poiché costituiscono un grave pregiudizio al regolare funzionamento delle istituzioni scolastiche.
- Attivazione delle posizioni economiche
Le posizioni economiche A.T.A. sono previste dall’articolo 50 del CCNL 2006/2009 e dalla Sequenza contrattuale 25 luglio 2008. Attualmente in quasi tutte le Regioni le graduatorie risultano esaurite e pertanto è necessario attivare e finanziare la procedura che consente al personale utilmente collocato in una graduatoria di richiedenti, formata previo superamento di una prova selettiva, di acquisire la seconda posizione economica dopo aver frequentato con esito favorevole un apposito corso di formazione.
- Mobilità professionale per tutto il personale ATA
L’attivazione di procedure di mobilità, ad avviso della CISL Scuola possibile contrattualmente, costituisce una soluzione importante per garantire una efficace e rapida risposta all’esigenza di coprire tempestivamente le vacanze di organico, di grave ostacolo al funzionamento delle scuole e la cui copertura con sostituzioni si rivela ardua.
- Previsione di uno specifico finanziamento per la formazione del personale ATA
La crescente complessità dei compiti oggi affidati al personale ATA e la loro rilevanza richiedono un efficace supporto in termini di formazione, per la quale vanno resi disponibili specifici stanziamenti, considerato che, almeno per le tematiche relative alla disabilità, tale formazione è obbligatoria per i collaboratori scolastici. Attualmente invece i fondi per la formazione sono erogati solo in base all’organico dei docenti, senza alcuna considerazione per il personale ATA
- Assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA
Riguardo allo svolgimento di una procedura concorsuale riservata agli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA che abbiano svolto tre anni di incarico, si attende di verificare, nel testo del decreto legge la cui urgenza è stata più volte sottolineata, il rispetto degli impegni assunti in tal senso dal Ministro con l’intesa del 1° ottobre 2019.
- Revisione del Regolamento Supplenze personale ATA
Si ritiene che tale revisione sia quanto mai indispensabile, dopo diciannove anni dall’emanazione avvenuta nel 2000.
L’Amministrazione, attraverso il Capo Dipartimento Istruzione, ha dimostrato particolare attenzione alla questione dell’organico e si è detta impegnata a richiedere le risorse necessarie per far fronte ad una evidente carenza. Il primo passo sarà una proposta di revisione delle tabelle con cui viene definito l’organico del personale ATA, in modo che oltre al numero degli alunni si tenga conto anche della dimensione degli edifici e delle loro caratteristiche.
Per quanto concerne la formazione del personale ai fini dell’accesso alle posizioni economiche, l’Amministrazione sostiene che la procedura potrà ripartire attraverso il reperimento delle risorse già oggi disponibili per la formazione. Sulla questione passweb, il MIUR incontrerà il 28 ottobre il Direttore generale dell’INPS per discutere dell’argomento, impegnandosi a riconvocare il tavolo per mettere al corrente degli sviluppi della situazione.
Nel corso dell’incontro è stata inoltre affrontata anche la questione della stabilizzazione degli ex Lsu, da portare a conclusione entro il 31 dicembre 2019 con relativa assunzione in ruolo a decorrere dal 1° gennaio 2020. Il Bando è in fase di emanazione: è ormai certo che non vi sarà alcuna prova orale (colloquio), il personale in possesso dei requisiti potrà partecipare al concorso, che sarà quindi per soli titoli. La domanda di partecipazione sarà fatta attraverso Istanze on line, previo accreditamento su Polis.
La CISL Scuola, oltre a chiedere che vi sia un incontro non appena sarà disponibile la bozza del bando, ha richiamata l’esigenza di adeguare la normativa riguardante le assunzioni su posti part time, visto che l’Amministrazione è orientata ad effettuare stabilizzazioni anche su tale tipologia di rapporto di lavoro. Le attuali tabelle degli organici Ata, ad esempio, prevedono solo il posto intero, né i sistemi informativi sono attualmente in grado di gestire procedure di assunzione se non su posti full time. Occorre evitare che si ripetano le criticità emerse nel corso della stabilizzazione dei Co.Co.Co., prevenendo il rischio di situazioni confuse che non giovano certo al buon funzionamento delle scuole.
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