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ANALISI DI GANIMEDE
New Horizons è riuscita a compiere analisi su Ganimede, il satellite più grande di Giove e, con l’impiego delle sue fotocamere, ha inviato immagini dove si può distinguere una superficie pulita composta prevalentemente di ghiaccio d’acqua, mentre le zone dove domina il marrone, sono regioni composte da materiali scuri. In seguito ha effettuato approssimativamente le analisi del diametro di questo satellite, dalle cui misure si può stabilire che quest’ultimo è il più grande del sistema solare.
Sorvolo di Ganimede
ASTEROIDI TROIANI DI NETTUNO
La traiettoria di New Horizons è inoltre passata nelle vicinanze del punto di Lagrange di Nettuno L5, dove sono stati recentemente scoperti diversi asteroidi troiani. Attualmente ne sono stati scoperti solo 9 di questo tipo, 6 dei quali si trovano attorno al punto L4, quello che si trova davanti a Nettuno lungo la sua orbita e 3 che si trovano intorno al punto L5, quello che si trova dietro.
Un asteroide troiano di Nettuno
AVVICINAMENTO A PLUTONE
Le prime immagini di Plutone vennero riprese dalla sonda New Horizons tra il 21 e il 24 Settembre 2006 e pubblicate sui social media il 28 Novembre dello stesso anno. Le prime immagini erano riprese a distanze molto superiori a quelle pianificate dagli esperti del team sulla Terra; nonostante ciò, furono riprese immagini del pianeta nano ad una distanza di 4,2 miliardi di km, molto meglio di quanto si aspettassero i suoi ingegneri. Il primo sorvolo vero e proprio del pianeta nano è avvenuto il 14 Luglio del 2015. Tali dati sono però arrivati tardi sulla Terra, perché la sonda aveva l’antenna per la trasmissione dei dati puntata verso Plutone invece che sulla Terra, inviandoli dopo circa 22 ore, mandando però immagini con una risoluzione di 3,5 MP, a fronte di una risoluzione massima di 0,076 MP, per le foto con il massimo avvicinamento. La sonda inoltre, al suo interno, aveva un piccolo contenitore, che conteneva parte delle ceneri dello scopritore di questo pianeta nano:” Clyde Tombaugh”, le quali sono state gettate sul pianeta in sua memoria.
New Horizons si avvicina a Plutone
LE PRIME INDAGINI
In base ai dati che la sonda ha inviato agli scienziati del team New Horizons, questi credono che le misteriose dentellature sulla superficie di Plutone si possano formare dall’effetto combinato della fratturazione e dell’evaporazione del ghiaccio. Inoltre, la scarsità di crateri da impatto superficiali in quest’area ha portato i ricercatori a concludere che queste strutture si sono formate in tempi piuttosto recenti. Il loro allineamento fornisce informazioni sullo scorrimento del ghiaccio e sullo scambio dell’azoto con altri materiali che compongono la superficie e l’atmosfera del pianeta.
COLLINE GALLEGGIANTI SU PLUTONE
Per la sua distanza dal sole, Plutone ha una temperatura superficiale molto rigida, tanto da permettere all’azoto di congelarsi, inoltre l’acqua su Plutone si può trovare solo allo stato solido, ma, il ghiaccio d’ acqua, avendo una densità minore rispetto a quello dell’azoto, tende a galleggiare formando delle colline galleggianti.
Colline galleggianti di Plutone