Cos'è la musicoterapia?
La musicoterapia è una disciplina basata sull'uso della musica come strumento educativo, riabilitativo o terapeutico.
Questa disciplina prevede l'uso della musica, del suono, del ritmo e del movimento per facilitare e favorire il raggiungimento
di vari obiettivi, come l'insegnamento, la riabilitazione o la gestione di una determinata condizione patologica.
A seconda
del caso, sono possibili diverse modalità di approccio come l'ascolto di brani, l'esecuzione con strumenti, il canto, la danza
o il movimento. La musicoterapia può essere fondamentalmente di due tipi:
- Musicoterapia attiva (suonare): l'interazione tra musicoterapeuta e paziente avviene tramite la produzione diretta di suoni utilizzando la voce, gli strumenti musicali o dei semplici oggetti. Ha lo scopo di migliorare la comunicazione, di favorire il contatto con le proprie emozioni e la possibilità di esprimerle
- Musicoterapica passiva/recettiva (ascoltare): si basa sull'ascolto di brani musicali, con lo scopo di migliorare le funzioni neuro-cognitive (ideazione, attenzione, concentrazione, memoria) e la capacità di modulazione dell’umore (con effetti sulla psicomotricità Reciproca relazione tra funzioni motorie e psichiche e sul rilassamento)
Ruolo della musica in medicina
In molti ospedali nel mondo si pratica la musicoterapia e la musica viene usata in svariati ambiti per tutte le età, da bambini e anziani. Tra i principali obiettivi della musicoterapia rientrano:
- Stimolare la comunicazione e consentire al paziente di esprimere liberamente le proprie emozioni
- Migliorare i disturbi comportamentali difficili da controllare (come l'aggressività, l'isolamento o la rabbia)
- Ridurre l'uso degli psicofarmaci
- Mantenere o stimolare le abilità residue, migliorando la qualità di vita
- Gestire e alleviare il dolore in malati oncologici e terminali
Campi di applicazione
La musica ha un enorme potere terapeutico. È stato dimostrato che una musica rilassante può essere utile nella convalescenza
di pazienti che hanno subito operazioni cardiache o sono reduci da
infarto
L'infarto è la necrosi (morte) di un tessuto o di un organo che non ricevono un adeguato
apporto di sangue e ossigeno dalla circolazione arteriosa a loro dedicata. Le forme più frequenti di infarto sono: infarto del
miocardio, cerebrale, intestinale e polmonare.
L'infarto del miocardio si verifica quando il flusso di sangue diretto ad una parte del cuore si blocca a causa
dell’ostruzione di una o più arterie coronarie.
. Infatti, abbassa la
pressione sanguigna, riduce il battito cardiaco e aiuta a ridurre l'ansia. Inoltre una musica allegra e piacevole permette ai vasi
sanguigni di espandersi intensificando la circolazione del sangue e favorendo quindi la salute del cuore. Una musica rilassante può
inoltre aiutare le persone che soffrono di emicrania e mal di testa cronici perché riduce intensità, frequenza e durata
dei mal di testa. La terapia musicale può anche essere utilizzata come strumento per facilitare il movimento e la riabilitazione neurologica
dopo un
ictus
L'ictus è una grave condizione patologica che si verifica quando i rifornimenti di sangue diretti
al cervello si interrompono o sono fortemente ridotti. Senza questo apporto sanguigno fondamentale, il tessuto cerebrale comincia
a morire per l'assenza di ossigeno e nutrienti.
.
La musicoterapia aiuta contro i disturbi dell'umore, la stanchezza psicologica, la depressione e i deficit di lettura e di apprendimento.
Inoltre la musica conforta, migliora l'umore e stimola la memoria autobiografica, facendo riaffiorare
ricordi personali e rafforzandone l'identità: ha quindi effetti positivi
sulla demenza, migliorando la qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari. Inoltre anche quando malattie degenerative (come
il morbo di Alzheimer) causano perdita di memoria, i pazienti riescono ancora a ricordare la musica del passato e ascoltare la
musica può quindi facilitare il recupero di altri ricordi. In più, nei pazienti con Parkinson, accoppiare i passi a stimoli ritmici
esterni (come un brano musicale molto ritmato) porta a miglioramenti motori a lungo termine, come una camminata più rapida e passi
più lunghi e sicuri.
Alcuni risultati scientifici indicano che la musicoterapia può aiutare i bambini con disturbi dello spettro
autistico. In questi casi, l’esperienza musicale ha l'obiettivo di sviluppare le tecniche comunicative, stimolare l'empatia e
rafforzare l'espressione delle emozioni. La musicoterapia permette, dunque, al mondo esterno di entrare in comunicazione con il
bambino autistico, favorendo l'inizio di un processo di apertura.
Quando si fa o si ascolta musica si mettono in azione
regioni del cervello coinvolte nelle emozioni, nella conoscenza, nel linguaggio e nel movimento. La musicoterapia, in conclusione, favorisce la
neuro-plasticità, compensando così i deficit delle regioni cerebrali danneggiate.
Per riassumere, gli ambiti di intervento
della musicoterapia riguardano prevalentemente la neurologia e la psichiatria, con particolare riferimento a:
- Autismo infantile
- Sindrome di Tourette
- Disabilità motorie
- Amnesia
- Morbo di Alzheimer ed altre demenze
- Morbo di Parkinson
- Ictus
- Afasia e disturbi del linguaggio
- Disturbi dell'umore
- Stati depressivi
- Disturbo bipolare