LETTURE ESTIVE. Calvino, Il castello dei destini incrociati: lettura integrale; sintetica esposizione orale del contentuto (anche con il supporto di W. e di 1), di genesi e struttura (cfr. 2), dell'aspetto 'combinatorio' (cfr. 3); risposte scritte alle domande di analisi del testo, con l'aggiunta di una mia richiesta, qui, di confronto più in generale con il Furioso ariostesco. Fenoglio, Una questione privata: lettura integrale, esposizione orale di questi due percorsi guidati; risposta scritta alla richiesta di confronto con il Furioso. Ad libitum, un esercizio di scrittura che prende spunto dal libro Pietre, piume e insetti. L'arte di raccontare la natura (Einaudi, Torino, 2013), qui recensito: . ESERCIZI DI SCRITTURA / COMPITI DI REALTA': scrivi un testo descrittivo-narrativo che nasca, come una pagina di diario, da una tua esperienza estiva 'nella natura' (dunque, indicativamente con questo titolo: "pagina dal diario di un naturalista"; quale 'siepe' degli affetti rimpiangerai, con i suoi rumori consueti, in un'ipotetica lontananza da casa? (d'après VIrgilio, egloga prima); progetto evento in occasione delle XIX settimana della lingua italiana nel mondo. [[riprendo dal conte Ugolino (41')]].ETA' DELLA CONTRORIFORMA. L'Italia sotto l'egemonia spagnola, il Concilio di Trento, il controllo ideologico della Chiesa su educazione, cultura popolare, editoria, espressione artistica, il ruolo dei gesuiti (pp. 12-16) TORQUATO TASSO. La vita e la personalità (pp. 82-85; lettere dal Sant'Anna); la nostalgia dell'edonismo rinascimentale nel coro O bella età dell'oro dal dramma pastorale Aminta (pp. 95, 100-103); la contrapposizione tra piacere e virtù, invece, nelle ottave sul giardino di Armida, dalla Gerusalemme liberata (pp. 162-167); la poetica (pp. 127-129) nel proemio (pp. 136-140, cfr. con il Furioso); il duello di Tancredi e Clorinda (pp. 150-160), icona anche pittorica (Tintoretto) e musicale (Monteverdi, ottave 52-68) dell'età della Controriforma. C E R V A N T E S: vita (molto avventurosa), datazione, titolo e storia del Don Chisciotte, le voci narranti e il rapporto menzogna/verità, il tema della follia (pp. 278-285), Cervantes e Ariosto a confronto (p. 304), la dinamica dei personaggi: don Chisciotte e Sancio Panza (p. 286); riassunti e testi relativi alla prima (pp. 288-293; miei riassunti prefazione e capp.1-8 con spunti di analisi), la seconda (294-298) e la terza uscita (pp. 299-304), la ricezione del Chisciotte (p. 305), la pazzia di don Chisciotte (pp. 306-308). GALILEO: profilo biografico (pp. 313-315); il testo dell'abiura (p. 338); dalla lettera a Cristina di Lorena, granduchessa di Toscana, su scienza e sacre scritture (pp. 321-325); Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo (sintesi alle pp. 365-366): contro l'ipse dixit degli aristotelici (pp. 355-361, qui integrazione e altre note esplicative); Il Saggatore: la natura è un libro "scritto in lingua matematica" (pp. 328-329), ricezione dell'autore.
Articolo (dal Sole 24 Ore di domenica 29 marzo 2020) da titolare e dotare di un sommario di una trentina di parole (qui la soluzione)
I L B A R O C C O Centralità della metafora: dal cap. IV del trattato di TESAURO Il cannocchiale aristotelico (la mappa si riferisce anche a un brano non riportato); CIRO DI PERS e la Vanitas barocca: Orologio da rote, Orologio da polvere. Dall' Adone di G.B. MARINO (pp. 378-382) leggi le ottave della gara fra il musico e l'usignolo (VII, 32-56), argomentando con esempi il seguente commento: "SI tratta del brano più celebre di Marino, certo quello in cui la poetica barocca celebra il suo più alto trionfo nell'esibizione di uno straordinario virtuosismo. L'usignolo, principe del canto, diventa davvero il modello d'emulazione per il poeta che mostra qui la sua grande capacità di rappresentazione, con uno stupefacente estro armonico, e facendo appello a tutte le risorse linguistiche a disposizione: paronomasie, assonanze, allitterazioni, metafore, inversioni, antitesi, scambi concettosi di attribuzioni. La sfida al canto dell'usignolo da parte di un musico e la finale vittoria del musicista racchiude la morale sottesa a tutta la poesia mariniana, che pone l'arte al di sopra della natura, per la sua capacità di proporre sempre nuove invenzioni, secondo l'idea che non è l'arte che imita la natura, ma la natura che imita l'arte. Al di là dunque di ogni sterile discussione sulla presenza o mancanza di poesia in questi versi, è importante notare il rovesciamento delle estetiche classiche e la fiducia assoluta accordata alla poesia come strumento di creazione della bellezza e di ricerca strenua della novità. Senza contare l'estrema piacevolezza di queste ottave, degne di un virtuoso della forza di Paganini" (Elio Gioanola, Letteratura italiana, II, Librex, Milano, 1992). Il MELODRAMMA: MONTEVERDI, Orfeo (trama, libretto di Alessandro Striggio), passi scelti: Sinfonia d'apertura e Prologo (0:40-8:55), atto II, Orfeo: Tu se' morta, mia vita (39:46-42:14, segue coro); atto III, Caronte: Ben sollecita alquanto (1:11:13-1:11:57); Orfeo, Euridice: Ma mentre io canto (1:30:00 - 1:34:40) ... BENEDETTO MARCELLO, Il teatro alla moda (a proposito di struttura deformabile e arie sostitutive a seconda degli interpreti: vedi mio lavoro sull'Achille di PAER, Bologna1988): quello che METASTASIO riformerà (pp. 489-90). Questo nome, Metastasio, è un nick da àrcade...L'accademia dell'ARCADIA (pp. 23-24). Narrativa barocca: quella del gesuita Daniello BARTOLI; G.B. B A S I L E, Lo cunto de li cunti: "La gatta Cenerentola" (pp. 402-409, esposizione sintetica e commento del film di GARRONE Il racconto dei racconti).
IL SETTECENTO E L'ETA' NAPOLEONICA. Tramonto dell'intellettuale cortigiano e bisogno di una sua identità e funzione collettiva, dall'accademia dell'ARCADIA (vol. 3, pp. 23-24 e qui) all'ILLUMINISMO (pp. 4-5, 10-12); Encyclopedie (p. 22 e tavole sul web), sensismo, deismo, ateismo, riflessione sociale e poilitica (pp. 24-26), straniamento e relativismo (Lett. pers.) L'Illuminismo milanese di Pietro VERRI e Cesare BECCARIA (pp. 50-60). PIETRO VERRI, Osservazioni sulla tortura (pp. 52-54); CESARE BECCARIA, Dei delitti e delle pene (pp. 55-60); PARINI: vita, ideologia e poetica, le odi 'illuministiche' (pp. 83-87 e qui), Il bisogno; Il Giorno (pp. 93-103). GOLDONI, La locandiera (messinscena): osservazioni sulla messinscena; analisi: riforma, caratteri e società, Mirandolina. LORENZO DA PONTE e i libretti d'opera per MOZART (pp. 137-139; Don Giovanni; messinscena scelta:Teatro alla Scala, 1987, Direttore d'orchestra Riccardo Muti, Regia di Giorgio Strehler (08:45-35:10); ► da 2.15.40 (atto II, scena XV) alla fine (analisi, in part. dalla Guida all'ascolto 2, da "Il mito di don Giovanni"(). VITTORIO ALFIERI: vita e ideologia (pp. 202-206 e qui); la Vita: i viaggi e il suo modo di viaggiare (altri modi): micro-saggio, scelta personale di almeno cinque aforismi da proporre per uno scritto argomentativo; un autoritratto nel sonetto Sublime specchio di veraci detti: autobiografismo e stretto intreccio arte/vita: statura fisico-morale-intellettuale, conflitto interiore in funzione agonistica aperta (non rassegnatamente sublimata, come in Petrarca, nella sola armonizzazione formale) nella personalità come nella scrittura; il sublime pre-romantico (il delightful horror di Burke, cfr. anche ...) nel sonetto Tacito orror di solitaria selva (pp, 207-208) e nel capitolo IX della Vita, laddove si parla della pericolosa traversata del golfo di Botnia (da Io sempre incalzato dalla smania dell'andare a [...] ove ti parrebbe quasi esser fuor del globo); titanismo e nuovo sentimento della natura nello Sturm und Drang (pp. 32-33); le tragedie, Saul (pp. 210-211), Atto II, scena I (vv.1-121, (analisi e domande). F O S C O L O: i due sonetti autobiografici Né più mai toccherò le sacre sponde, Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo (pp. 133-136) e il tema-mito dell'esilio (tra gli altri considerati) da verificare nelle sue reali vicende biografiche (vedi anche, nei tre pdf allegati, altra fonte utilizzata in classe: "Amor mi mosse", Pearson ed.): sradicato quando non esule in senso stretto. Autobiografico, suo vero alter-ego, il protagonista del romanzo epistolare Ultime lettere di Jacopo Ortis (pp. 280-291)...a partire dal modello goethiano, I dolori del giovane Werther (pp....), lettera sul confr. Werther/Albert (pp....), lettera sul nuovo sentire la natura (nella fase up del personaggio...altrimenti, il sublime vira verso il meccanicismo distruttore...; vedi alla voce natura nell'Ortis esempi nelle due direzioni; Materialismo meccanicistico che ritrovi - contrastato dalla corrispondenza d'amorosi sensi - nel carme Dei sepolcri; martedì 10 ► un microsaggio sulla voce compassione e uno sulla voce illusione/illusioni nell'Ortis. Dei Sepolcri: genesi del carme, struttura e contenuto, parafrasi e note vv. 1-90 e vv. 212 (pp. 325-329, 336-339, 341-343); attualizzazione: pp. 323-324, 348-350; (riprendiamo attualizzazione Sepolcri, p. 324); presentazione di un articolo a scelta preso da uno degli ultimi due numeri della Lettura.
► Da Rai Cultura Speciale Scuola 2020: GOLDONI, La trilogia della villeggiatura: prima parte, seconda parte (la villeggiatura come metafora per leggere la società del tempo di Goldoni... e nostra etc. etc... ma soprattutto come sano e utile divertimento per noi adesso, vedi la scelta dei giovani dieci novellatori del Decameron...)
► eccovi la versione digitale di Se questo è un uomo, alla cui lettura va aggiunta quella del saggio critico di CESARE SEGRE Se questo è un uomo di Primo Levi (sarà nel programma d'esame, l'anno prossimo)
► che fortuna non averlo ancora visto, Il giovane favoloso: https://www.raiplay.it/video/2017/01/Il-giovane-favoloso-8cd4bd5e-67fd-4de5-8a25-fbdcfc560692.html... (riprenderemo da qui, dopo questa quarantena-quaresima...)
Buongiorno e buon inzio di settimana...di clausura... Nel caso della mia disciplina penso che la didattica migliore, a questo punto (proiettandoci, diciamo, non oltre Pasqua), sia quella del semplice invito alla lettura di classici che, non solo sono importanti in sé, ma risultano utili ai fini di una 'capitalizzazione' per il futuro esame di stato. Le lezioni di storia della letteratura, invece, visto che non siamo affatto indietro con il programma, le riprenderemo al ritorno. Dopo Levi, direi di divertirci con questo originale libro di CALVINO, ►Le città invisibili (QUI in versione digitale), magari confrontando i singoli testi con le molteplici illustrazioni che ne sono state date via via da artisti e dilettanti. Avverto che la fruizione di quest'opera, che pure ha una sua particolare struttura 'geometrica', si presta anche ad una lettura ad apertura di libro ogni volta casuale.► Esponi, oltre alla trama della storia cornice, il contenuto di 5 'ritratti' di città a scelta, cercando di interpretarne il 'senso' (idea di uomo, di relazione sociale, di rapporto con l'ambiente...)
L E O P A R D I: vedersi il film in parallelo con il racconto biografico contenuto nel vostro manuale (che lo richiama a p. 6 con un frame e a p. 8 con una mini-scheda intitolata "Perché un film su Leopardi oggi?"), riconoscendo luoghi, personaggi e 'momenti' particolarmente significativi nel rapporto contenuto informativo/resa filmica in particolare fino alla scena dell'incontro di Giacomo/Islandese con Adelaide/Natura; pagina dallo Zibaldone sul fanatismo religioso di "una madre" (pp. 26-28), lettera a Pietro Giordani (pp. 10-12), lettera al padre e tentata fuga. Leggere le due operette morali "Dialogo della Natura e di un Islandese" (pp. 45-50) e "Dialogo di un folletto e di uno gnomo", enucleando i seguenti punti: materialismo meccanicistico e oltre (vedi analisi a p. 50, ultima colonna), assurdità della presunzione antropocentrica, punto di vista (comune nella prima operetta, straniato nella seconda), ipotesi scientificamente posta dal New Scientist nell'ottobre 2006...e oggi sperimentata, in un certo senso (vedi articolo del 29 marzo 2020); Copernico/Darwin/Freud; il giardino delle sofferenza (p.32); "contraddizione spaventevole" (p. 31); teoria del piacere (p. 34); dal piacere (negato) all'immaginazione del piacere infinito; il neurobiologo Semir Zeki conferma: neurobiologia del non finito; L'infinito (pp. 107-109 e qui in particolare per il lessico e lo stile della poetica del "vago e indefinito") e gli altri "idilli" (pp. 105-106), dall'autore definiti "situazioni, affezioni, avventure storiche del mio animo"; A Silvia e gli altri canti pisano-recanatesi (pp. 117-125, parte descrittivo-emozionale 'idillica' e dunque 'vaga e indefinita' - attraverso il filtro della memoria - e parte filosofico-argomentiva: "ameni inganni" e "apparir del vero"); incipit delle Ricordanze (vv. 1-37, pp. 126-127). La ginestra o il fiore del deserto (pp. 161-171): dall'analisi del testo ai relativi rimandi testuali, specie quelli commentati in video-lezione; attualità del messaggio costruttivo del 'pessimista' Leopardi (Luperini qualche giorno fa) e nella quarta strofa la poetica non-idillica ; A se stesso (pp. 149-151; lettura di Elio Germano). ► La noia uno (p. 135, Canto notturno di un pastore errante dell'Asia, Dialogo di Torquato Tasso e del suo Genio familiare) e due (p. 198, Pensieri, 68); il piacere "figlio d'affanno" (La quiete dopo la tempesta) e "speme" (Il sabato del villaggio, Alla luna, ...)
MANZONI, 1827...ROMANTICISMO (p. 676, 692)... I promessi sposi: ultimi 5 capitoli: comprendere, argomentare ed esemplificare con citazioni testuali l'analisi narratologica qui fornita per i rispettivi capitoli; il tema della responsabilità relativamente a Donna Prassede (cap. XXV), al padre di Gertrude e a Gertrude stessa (cap. X, primo capoverso; "E' una delle facoltà singolari..."), ai giudici del processo agli untori (pp. 245-248); il tema della Provvidenza come risulta declinato alla fine del romanzo (cap. XXXVIII); il tema del Vero (cap. XXXIV: episodio del passante che scambia Renzo per un untore:"[...] perché le cose bisogna verle viste"; vita (pp. 466-468; il giansenismo in estrema sintesi da qui). Prima produzione: vicina al Neoclassicimo (pp. 30-31); In morte di Carlo Imbonati (pp. 469-470) [ Con la conversione 'scopre' una convergenza tra ideali illuministici di uguaglianza-libertà-fratellanza e quelli cristiani, finalizzati alla salvezza, contenuti nei vangeli: verifica questo leggendo La Pentecoste (pp. 472-478, qui) e Il cinque maggio (altro 'inno sacro'?, pp. 492-497). Su tale presunto democratismo cfr. le posizioni di De Sanctis - il primo storico della letteratura italiana, primo ministro della pubblica istruzione, classe 1817 - e il critico letterario del secondo Novecento Salvatore Nigro (p. 478). Mediazione: è vero, democratismo sul piano spirituale; ma questo poteva/può valere - per i credenti - come motivazione per agire anche nella Storia in funzione di valori politico-civili comuni, laicamente condivisibili... vedi Promessi sposi, dai quali emerge il liberalismo moderato manzoniano in connubio con la chiesa 'buona' di Cristoforo e Borromeo...Ma prima di questo approdo ideologico c'è la fase - con le due tragedie - dell'impossibilità (romantica) di conciliare ideale e reale: dichiarazione di poetica (p. 480), trama due tragedie (pp. 498-501), dall'Adelchi, coro atto III, Dagli atrii muscosi dai fori cadenti (pp. 501-504) Marzo 1821 (pp. 487-491; ► Storia della colonna infame (pp. 526-533; libero arbitrio individuale e responsabilità storiche collettive, pp. 528, 533, qui i princìpi di Norimberga);
► riporto qui il link per Il decalogo di Kieślowski, considerato questa mattina a proposito del passaggio, nella Pentecoste di Manzoni, riguardante l'adorator degl'idoli: vedi il primo degli episodi (ma mi leggerei anche le altre trame...). Ho citato anche la Trilogia del colore, ispirata alla bandiera francese e associata ai tre ideali della rivoluzione (blu-libertà, bianco-uguaglianza e rosso-fratellanza). Anche in questo autore religione e ideologia laica si incontrano nell'indagare l'uomo e le sue possibilità di 'salvezza' esistenziale e morale nella società del suo tempo. Segnalo altresì le proposte del "Manzoni" per la celebrazione del 25 aprile (ovviamente da casa propria), suggerendo in particolare il film dei fretelli Taviani dal romazo di Fenoglio Una questione privata. Infine, vi invito a leggere l'articolo in pdf sulla cooperazione mondiale post-coronavirus... in linea con il messaggio leopardiano.
LETTURE ESTIVE: il genere FANTASTICO e il tema del DOPPIO (vedi in proposito questo testo di Guido Davico Bonino posto a introduzione dell'antologia di racconti intitolata Io e l'altro) nei racconti William Wilson di E.A.POE, L'uomo della sabbia, di E.T.A HOFFMANN (qui sulla lettura che ne dà Freud e il 'perturbante'), L'alfier nero di A.BOITO, Uno spirito in un lampone di TARCHETTI; il romanzo DECADENTE da Fosca di TARCHETTI (lettura integrale, segnalibri) a Il piacere di D'ANNUNZIO (fino alla metà del libro II, p. 197) a Uno, nessuno e centomila di PIRANDELLO (lettura integrale, segnalibri). leteratyra
LETTERATURA E NAZIONE : [testi foscoliani e manzoniani sopra considerati] ...GIUSEPPE GIUSTI, Sant'Ambrogio; CARLO PORTA 8pp. 693-695), Desgrazzi de Giovannin Bongee (qui l'esecuzione in dialetto milanese); GIUSEPPE GIOACHINO BELLI (p. 700), Li morti de Roma (pp. 704-705), Li soprani der monno vecchio, La scala de li strozzi, Er mercato de piazza Navona (tre sonetti sulla logica del potere); LEOPARDI, Discorso sopra lo stato presente dei costumi degl'italiani (vedi 'materiali per la didattica' sul registro); il romanzo storico-contemporaneo di IPPOLITO NIEVO Le confessioni di un italiano (pp. 658-675)...CARDUCCI (pp. 313-318), Per il quinto anniversario della battaglia di Mentana, (lugubre ma a suo modo luminosa processione autocommemorativa, allocuzione ad un'Italia così presto immemore, aura sacrale e raccolta tutt'intorno, MA anche cinico e vigliacco opportuniscmo del binomio politica-affari), Davanti san Guido, Il bove (a p. 326 il sentimento carducciano della natura...nei contorni della sua poetica classicistica); Emilio PRAGA, Preludio (1864) e il movimento della Scapigliatura (...)
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